
Abdullah Miniawy e Nino De Elche
Due grandi figure della scena musicale europea, due grandi voci del Mediterraneo, si incontrano finalmente sul palcoscenico, ed è per La Nuit des Ours.
Questi due artisti speravano di incontrarsi sul palco.
LA NUIT DES OURS, che Abdullah Miniawy onora per la terza volta, era entusiasta di questo incontro tra due grandi voci del Mediterraneo.
di due grandi voci del Mediterraneo. Abdullah Miniawy crea il legame per un nuovo viaggio atipico con Nino de Elche, il cui canto esoterico si sposa perfettamente con le morbide melodie dell'egiziano.
> ABDULLAH MINIAWY
Vincitore della Victoire de la Musique 2023 per l'album Le Cri du Caire, è nato il 29 marzo 1994 a Yanbu, in Arabia Saudita. È una figura carismatica della scena artistica egiziana. Poeta, cantante e attore, è diventato un simbolo di resistenza e speranza durante la rivoluzione egiziana del 2011, utilizzando lo slam per dare voce a una gioventù in cerca di cambiamento. A soli 17 anni, Miniawy si è immerso nel movimento sociale che cercava di rovesciare il presidente Hosni Mubarak. I suoi slam sono stati presto copiati sui muri del Cairo. Prendendo il microfono in piazza Tahrir, è diventato uno dei volti della Primavera egiziana.
Miniawy è noto per la sua voce ammaliante e i suoi testi taglienti, influenzati dal misticismo sufi e dalle letture erudite che faceva da giovane. Le sue creazioni affrontano una varietà di temi, tra cui ecologia, religione, oppressione e libertà. In Europa, da dieci anni collabora con musicisti rinomati come il trombettista Erik Truffaz e il sassofonista Peter Corser, oltre che con il coro corso A Filetta.
> NINO DE ELCHE
Nino de Elche è nato 40 anni fa nella sua omonima città, Elche, vicino ad Alicante. Rinomato artista spagnolo della scena flamenca contemporanea, Nino è una delle migliori voci bianche della sua generazione. Immerso nella tradizione fin dalla più tenera età, ha gradualmente stravolto i codici per incorporare altre influenze artistiche. Con la testa rasata e la barba scura, ama comportarsi come il bambino che dice di essere rimasto. Per tutta la vita è un maestro di canto, che usa per sfatare le statue che venera e per trasformare la sua voce in una macchina per spogliare la realtà. Oggi pretende di cantare "alla zingara", nella vena espressionista di Manuel Torre (1880-1933), un cantore genialmente degenerato di cui incrocia di tanto in tanto il repertorio crepuscolare.
Basti dire che l'incontro inedito di queste due grandi voci mediterranee si preannuncia da antologia.
20€/adolescenti e adulti.
21h.
74660 Vallorcine